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Portare lo yoga tra le persone indigenti, nelle periferie

Come offrire un po’ di ben-essere alle persone in difficoltà?

Come restituire l’equilibrio interiore a chi vive nella precarietà?

Action Winyainsegnante di yoga dello Zimbabwe si è posto queste domande, considerando la realtà difficile dei quartieri più svantaggiati della periferia di Harare. Lui che è di solito abituato a tenere corsi yoga nelle zone ricche della capitale, ha scelto di seguire la via del Bhakti Yoga e di offrire gratuitamente lezioni a chi abita nelle township.

Sono proprio coloro che vivono nei contesti difficili che necessitano maggiormente dell’armonia e del benessere mentale, considerati gli ostacoli che devono affrontare ogni giorno. E così, da alcuni anni, Winya tiene lezioni completamente gratuite nel fine settimana ad alcune delle persone più colpite dai problemi economici o che vivono situazioni familiari o sociali destabilizzanti.

Il luogo in cui tiene i corsi yoga è particolare. Si tratta del Socialite Bar, a Chitungwiza, cittadina alla periferia di Harare. Un ambiente molto lontano dagli studi di yoga ultra-raffinati, spesso costosi e modaioli. Qui la povertà si tocca con mano.

Non ci sono nemmeno i tappetini yoga. Eppure, il gruppo molto eterogeneo di persone che frequenta le lezioni di Winya ha un forte desiderio di praticare. Lo yoga è per loro un modo per stare bene, per uscire dalla dura realtà dell’indigenza, per lasciar andare rabbia e pensieri malsani. Grazie alla musica di sottofondo, calmante e avvolgente, eseguono con concentrazione le posture yoga indicate da Winya.

L’iniziativa di questo insegnante è encomiabile, considerato che nello Zimbabwe lo yoga se lo può permettere solo una sparuta minoranza di persone abbienti. Ecco che il progetto concreto di Winya diventa motore della resilienza di quanti vivono nelle periferie, urbane, ma anche sociali e culturali.

 

Il mio Articolo completo è pubblicato in Vivere.Yoga

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