Praticare la meditazione significa abbracciare l’idea che tutto sia pura impermanenza e significa vivere la vita lasciandola scorrere così com’è, senza cedere alla bramosia, al possesso, al desiderio, all’attaccamento.
Una delle pratiche più efficaci e potenti che ci fanno comprendere in profondità l’eterno fluire dell’esistenza è la meditazione sullo scheletro.
Secondo il buddhismo e in ogni cultura sciamanica visualizzare e contemplare lo scheletro rappresenta un rituale importante, in quanto l’attenzione si rivolge al potere delle ossa, a una conoscenza senza tempo, atavica, primordiale, selvaggia, non mediata dalla mente.
Meditare sullo scheletro permette di volgere l’attenzione sul costante fluire della realtà e quindi sull’impermanenza.
Lo scheletro mette in luce il grande potere delle ossa, le quali racchiudono la vera natura di ogni essere. Nelle ossa è custodita l’essenza più profonda di ogni individuo. Questo tipo di contemplazione ci invita a lasciar andare attaccamenti, paure, desideri, ovvero tutto ciò che crea sofferenza.
Di seguito trovi la Meditazione sulla contemplazione dello scheletro – Voce Silvia C.T., co-autrice del libro “Mindfulness Immaginale“, testo in cui si parla anche di questa pratica.
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