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Un incontro in Provenza tra reminescenze cilene e poesia

Domenica 22 settembre, nel piccolo e grazioso borgo di Cotignac, in occasione del Salon de la Petite Edition Indépendante, ho incontrato, a sorpresa, una donna coraggiosa, semplice, disponibile, un’intellettuale cilena…

Si chiama Diomenia Carvajal.

Appena ho incrociato il suo volto ho avvertito un’immediata sintonia, una naturale affinità.

Diomenia era seduta in un gazebo-stand del Cours Gambetta, circondata dai libri e dai numeri della Rivista pubblicati dalla casa editrice da lei fondata, ARCOIRIS EDITIONS.

Mi ha spiegato che pubblica libri di scrittori e poeti dell’America Latina. Sono edizioni bilingue, in francese e spagnolo.

Interessante!

Quando mi ha chiesto quali sono gli scrittori latino-americani che seguo di più, ho risposto: gli scrittori cileni, mi piace la letteratura cilena! Pensavo a Sepulveda, ma anche al Isabel Allende e a Francisco Coloane…

E così, quando a mia volta le ho chiesto se era spagnola, mi ha riposto: no, cilena…

Mi ha quindi raccontato un po’ la sua vita. Che ha dovuto lasciare la sua terra nel 1974, dopo un anno della dittatura di Pinochet. Un regime cruento sin dall’inizio, che covava già il terrore molto prima del golpe di 40 anni fa e della morte di Salvador Allende.

Da quel fatale, feroce  evento, tanti intellettuali, tanti cileni… sono stati costretti a fuggire per motivi politici.

Diomenia mi ha raccontato che è venuta in Francia e qui si è dedicata per circa 20 anni all’insegnamento.

Poi ha ripercorso le dittature dell’America Latina: Cile, Argentina, Bolivia, Uruguay, Ecuador…

Massacri, violazioni dei diritti umani.

Poi, Diomenia mi parla del Piano Condor!

Un tuffo al cuore…

L’Operazione Condor era coordinata dai governi militari di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Perù e Uruguay per arrestare, scambiarsi ed eliminare gli oppositori durante gli anni Settanta e Ottanta. Omicidi e sparizioni forzate erano all’ordine del giorno. Un piano sponsorizzato dagli Stati Uniti…

Diomenia si è rifatta una vita nel sud della Francia, ma il legame con la sua terra rimane forte, come dimostra il progetto della sua piccola casa editrice, con cui lei stessa ha pubblicato libri illuminanti, tra cui Le Fils de l’Arc-en-Ciel/El Hijo del Arco Iris.

Mi ha donato anche un cadeau, la seguente poesia, che con piacere pubblico in questo spazio web:

Olvido

La hora redonda se deshoja 

Vuelvo al lecho

de mi infancia

La sàbana

ya no sabe reconocerme

tan extranjera soy

a la semilla germinada

hace tantos años. 

Vuelvo a las horas

que destilan

una

a una

las gotas insonoras

de la vida. 

La muerte

calzó sus zapatillas

de seda

y con sus pisadas

dejó

el verano

alumbrando

una mirada

que ya no es

 

Tratto da 15 poemas de amor y un Desencanto di Diomenia Carvajal

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