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Ri-trovare il legame con la Madre Terra grazie ai bagni di foresta

Il 22 aprile celebriamo in tutto il mondo la Giornata internazionale della Terra. In questo 2021 è ancor più importante sottolineare quanto sia urgente ripristinare un’armonia tra la Madre Terra e la comunità umana. E questa giornata dovrebbe stimolarci a realizzare azioni concrete volte alla protezione dell’ambiente nel suo complesso.

Questa 51ª Edizione della Giornata della Terra ha come tema principale quello di “Risanare il nostro Pianeta”, soprattutto in conseguenza di una pandemia che ha messo in luce tutte le ombre e le contraddizioni del sistema socio-economico e politico dominante. La crisi ambientale, l’inquinamento e il depauperamento di intere nicchie ecologiche sono tra i fattori che hanno scatenato la diffusione del virus.

Occorre che ogni individuo si renda conto di quanto sia preziosa e vitale Madre Terra, e di quanto la vita degli esseri umani dipenda dalla Natura.

I bagni di foresta ci aiutano a ri-trovare e rafforzare il legame con Madre Terra, producendo al contempo effetti benefici sulla nostra salute.

Una forma di rispetto verso la Natura

I bagni di foresta rappresentano una pratica che coinvolge tutti i sensi e che ci portano a entrare in ascolto di noi stessi e del mondo vegetale, incluse ovviamente tutte le creature che lo popolano. Questa pratica è diventata nota con il nome giapponese di Shinrin Yoku.

Come sottolinea Selene Calloni Williams nel suo libro dedicato proprio ai bagni di foresta:

Il termine Shinrin-Yoku è stato coniato in Giappone nel 1982 da M. Tomohide Akiyama, allora direttore dell’ente forestale giapponese […] La visione e la pratica dello Shinrin-Yoku si sta rapidamente diffondendo nel mondo e si prevede che arriverà a livelli di grande popolarità nei prossimi anni. Essa rappresenta un bisogno urgente e pressante della popolazione che ha attraversato l’epoca industriale e che adesso si trova in piena era tecnologica. La tecnologia ha contribuito ad allontanare l’uomo dalla natura.

Selene Calloni Williams

Questo allontanamento – di cui parla Selene Calloni Williams – degli esseri umani dal mondo naturale ha portato e sta portando con sé profonde conseguenze, spesso nefaste. Basti pensare alla deforestazione di ampi ecosistemi o alla sfruttamento intensivo di pascoli, o ancora, all’inquinamento di mari, oceani, fiumi, o all’uso di pesticidi tossici per la natura e anche per la specie umana.

Possiamo però cambiare direzione e in questo, ci sostiene la pratica dei bagni di foresta. Più comprendiamo che la Natura è per noi davvero taumaturgica, più capiamo che siamo intimamente uniti a essa.

Migliorare la salute, tutelare l’ambiente

Camminare lentamente, entrare in un bosco con rispetto, osservare, toccare, sentire e gustare: con un bagno di foresta possiamo allontanarci dalla frenesia urbana e attivare tutti i nostri sensi. Possiamo sperimentare un vero detox digitale, ma non solo.

I bagni di foresta producono una serie di effetti benefici, come spiega Selene Calloni Williams:

È provato che l’immersione nei boschi e, più genericamente, il contatto con la natura, è in grado di abbassare le concentrazioni dell’ormone dello stress nel corpo, di rinforzare il sistema immunitario, di regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, di far scendere il colesterolo. Varie ricerche, come quella avviata presso l’Università di Exeter, nel Regno Unito, dimostrano che chi abita in aree verdeggianti è più felice. Il contatto con la natura favorisce anche la resilienza che è necessaria durante le fasi di convalescenza e recupero. Non solo, la natura favorisce inoltre la cura di malattie psicologiche come la depressione. Stare in contatto con la natura aiuta persino ad avere una memoria migliore e dà più resistenza contro l’invecchiamento fisico e mentale. Si può affermare che i bagni di foresta potenziano il nostro sistema immunitario.

La dimensione spirituale dei bagni di foresta

Le pratiche di Shinrin Yoku vanno oltre la dimensione tangibile. Non solo migliorano la nostra salute, non solo rappresentano una medicina preventiva documentata scientificamente, ma ci aprono a una dimensione spirituale. Camminando in modo lento in un bosco favoriamo l’emergere di una forte connessione corpo-mento-spirito. Ascoltando i suoni della Natura, inalando i profumi del bosco, osservando il paesaggio e i suoi dettagli possiamo captare le vibrazioni sottili di Madre Terra.

Come affermò Raimon Panikkar, uno dei maestri di Selene Calloni Williams, “conoscere la Natura significa diventare consapevoli della nostra co-appartenenza cosmoteandrica”.

I bagni di foresta sono uno strumento incredibile per conoscerci e per conoscere il nostro legame con la Natura.

Silvia C. Turrin

 

Per approfondire, si veda il volume:
Shinrin-Yoku
L’Immersione nei Boschi: il rituale giapponese per liberarsi dall’ansia e dallo stress
di Selene Calloni Williams

 

Per approfondire ulteriormente:

IMAGINAL ACADEMY
Aesthetica – Scuola di Forest Therapy
Diventa insegnante di Shinrin Yoku


Shinrin-Yoku. L’immersione nei boschi, il booktrailer

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