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Great Voices of Harlem

Quando si parla di quest’area di New York, alle porte di Broadway, è spontaneo condurre i pensieri e l’immaginazione ai grandi artisti del jazz e, in più generale, a quanti hanno scritto la storia della musica afroamericana. Parlare di Harlem significa parlare del famosissimo Cotton Club e dell’Apollo Theatre. E sempre qui, in questo quartiere denominato anche “Black mecca”, hanno suonato i più grandi: da Count Basie a Duke Ellington, da Louis Armstrong a Cab Calloway, da Dizzy Gillespie a Mahalia Jackson, da Dave Brubeck a Stan Getz (e altri ancora…). C’è però un locale poco noto a chi non conosce Harlem e New York. È il St. Nick’s Pub (ora chiuso per lavori di riqualificazione), un luogo straordinario, seppur di nicchia, per chi ama la musica Black Soul. È qui che Gregory Porter, apprezzato anche in Italia per Liquid Spirit (con cui ha ottenuto il Grammy for best jazz vocal album 2014) è stato scoperto grazie alle sue incredibili capacità timbriche. È qui che Porter debuttò con il brano “1960 What?” ed è a Harlem che firmò il suo primo disco con l’etichetta Motéma records. Ma anche altri artisti afroamericani sono passati e si sono fatti conoscere al St. Nick’s Pub. Tra questi Donald Smith, chiamato anche “The Soul of Harlem”, e Mansur Scott, entrambi straordinari vocalist che uniscono musica e Black poetry. Insieme, i tre, con l’aggiunta dell’australiano Paul Zauner con la sua Blue Brass band, hanno tributato omaggio alla “mecca nera” con il disco Great Voices of Harlem (Pao Records, 2014, distribuito in Italia da Egea Music).

Great Voices of HarlemSi tratta di un cd pieno dell’anima nera di Harlem, non solo per l’eccezionale interpretazione di Porter, Scott e Smith, ma anche per la selezione dei brani, molti firmati da grandi musicisti e compositori afroamericani, come Robert Timmons, Horace Silver, Herbie Hancock e Lonnie Liston Smith. Chi si aspetta musica soul jazz commerciale o di facile ascolto questo non è il cd da ricercare. Chi si aspetta grande musica questo è un album perfetto. Basti ascoltare “Peace” per emozionarsi grazie all’interplay vocale tra Porter, Scott e Smith, o “Expansions”, un pezzo pieno di ritmo tra fiati, batteria e tastiera, interpretato con intensità da Donald Smith, o ancora “Doing hard time”, una sorta di “slam poetry music” sviscerata con pathos da Mansur Scott. Un disco che racchiude dodici tracce da assaporare lentamente, perché solo un ascolto vero può far catapultare nel cuore musicale, viscerale della “Black Mecca”.

Silvia C. Turrin

Great Voices of Harlem 3

Mansur Scott, Donald Smith, Gregory Porter, Paul Zauner’s Blue Brass
Great Voices of Harlem, Pao Records
(distr. Egea Music), 2014

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