Silvia C. Turrin
giornalista-scrittrice
Settore: Comunicazione / Media
Professione: Giornalista (iscritta all’albo OdG della Lombardia dal 2007)
Dopo una laurea in Scienze Politiche e un Master in “Storia Didattica e Comunicazione” si avvicina al giornalismo. Da svariati anni, per lavoro e per passione, segue e approfondisce temi legati alle filosofie orientali e a nuovi approcci teorico-pratici volti all’evoluzione psico-fisica dell’Essere. Parallelamente, tramite Articoli, Rubriche e Focus si occupa della Cultura, della Società e della Storia dell’Africa.
Si occupa anche di web content.
In passato, ha collaborato con varie riviste di musica (tra cui Amadeus; World Music Magazine; Il Giornale della Musica; Etnica; Jazz Magazine; Acid Jazz) e con vari portali, tra cui il sito Sapere.it edito dalla De Agostini Editore.
Pubblicazioni
- Un’Altra Vita in Provenza, romanzo in cui si intrecciano le storie di persone accomunate dall’amore per la Provenza, per la Natura e per la Giustizia (2020)
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Mindfulness Immaginale (Ed. Mediterranee, 2016) scritto a quattro mani con Selene Calloni Williams
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Viaggi nella Musica, Culture Nature, 2016 (nuova edizione ampliata), con una Prefazione del musicoterapeuta e musicista torinese Alberto Ezzu
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Nyerere, il maestro, EMI, Bologna (2012), pagg. 144, con una encomiabile Prefazione del giornalista e politico Jean Leonard Touadi (testo tradotto anche in francese).
- Il movimento della Consapevolezza Nera in Sudafrica. Dalle origini al lascito di Stephen Biko, ed. Erga, Genova, 2011, pagg.236
Percorsi tra Natura e Meditazione
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È Istruttrice di Mindfulness Immaginale secondo la tradizione Buddhista Theravada, con riferimenti sia alla corrente buddhista Mahayana, sia a quella Vajrayāna (percorso formativo concluso in data 12 dicembre 2013).
Diploma di Istruttrice di Mindfulness conseguito frequentando la Scuola italo-svizzera Imaginal Academy. Silvia organizza PerCorsi e Seminari di Meditazione, Presenza Mentale (Mindfulness secondo l’approccio Immaginale). Maggiori info nello spazio web Nel Cuore della Meditazione. -
Il Percorso di Mindfulness è integrato con la pratica dello yogaterapia e con percorsi creativi basati sulla pittura, poesia e Land art.
- È Forest Therapy Guide (percorso formativo concluso in data 2 giugno 2020, attuato tramite Imaginal Academy).
Ha inoltre conseguito:
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gli Attestati di 1°e 2° livello di Reiki con il maestro Lothar Güntert autore di vari libri tra cui “Reiki Guarigione Spirituale”;
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e l’Attestato di 1° livello di Massaggio ayurvedico secondo la tradizione dei monaci erranti indiani (corso con Alida Dal Degan).
Ha poi seguito Corsi di Biomeccanica teatrale, di Clown, di Teatrodanza; e ha frequentato Seminari di Meditazione secondo la tradizione Buddhista Mahayana (presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia con il prof. Vincenzo Tallarico tra i fondatori del Mindfulness Project) e Corsi di Yoga (Anusara Yoga; Yogaterapia; Nada Yoga).
P.S.
Ci tengo a sottolineare che il concetto e l’uso dei Social network lo condivido solo in un’ottica di strumento sociale per sensibilizzare le persone verso determinati temi importanti. Sono estranea alla logica della “virtualizzazione delle relazioni interpersonali”. Ci stiamo allontanando troppo dalla “terra”, dalla realtà, dalla dimensione più Vera della Vita e, purtroppo, si vedono gli effetti disastrosi di questo nella nostra società sempre più allo sbando, sempre più dominata da speculazioni basate su oggetti non rintracciabili e immateriali, sempre più lontana dai veri valori…

In questa pagina vorrei ricordare anche la prof.ssa Enrica Collotti Pischel, una grande intellettuale tra le prime maggiori ricercatrici e studiose, in Italia, della storia dell’Asia, in particolare della storia della Cina, del Vietnam e del Giappone. Enrica Collotti Pischel è stata mia maestra ai tempi di Scienze Politiche, quando frequentavo il corso Storia dei Paesi afroasiatici presso la Casa della Cultura di Milano (periodo straordinario a livello di input intellettuali – tra l’altro ho dato un’occhiata al nuovo ordinamento di Scienze Politiche e a come sono gestiti i corsi. Mi sembra un caos… sono riusciti a portare nelle Università italiane anche il concetto [capitalistico?] di “crediti”. Era molto più semplice e molto più “umano” il vecchio ordinamento).
È stata la docente universitaria che più mi ha trasmesso la passione per la storia, l’accuratezza nella ricerca delle fonti e quelle doti rare, oggi in Italia, che sono l’umiltà e la capacità di trasmettere le proprie conoscenze agli altri.
La ricordo sempre con grande affetto e con profonda stima. Una donna, una storica, un’accademica straordinaria. Il suo modo di insegnare non poteva che appassionare i suoi studenti, portandoli ad amare la Storia…
Quando se n’è andata, nel 2003, ha lasciato un grande vuoto, anche nel mondo accademico.
Per approfondire il suo percorso segnalo alcuni suoi libri:
- Storia dell’Asia orientale 1850-1949 di Enrica Collotti Pischel, Carocci, 2004
- Gandhi e la non violenza a cura di Enrica Collotti Pischel, Editori riuniti, 1989
- La Cina rivoluzionaria: esperienze e sviluppi della Rivoluzione ininterrotta, di Enrica Collotti Pischel, Einaudi, 1965