alimentazione consapevole culture nature magazine

Si parla tanto di alimentazione sana e naturale. Sono tornate in auge pubblicazioni, riviste e poi una serie di programmi televisivi che spiegano, in modo più o meno chiaro tra una risata e una chiacchiera, ricette e consigli per preparare un’infinità di piatti. E pensare che già nel lontano 1977 veniva proposto dalla rete nazionale pubblica il programma di Carla Perotti dal titolo “L’altra cucina: guida pratica per un’alimentazione diversa”. Da allora, l’interesse degli italiani per la cucina e per il mangiar sano si è accresciuto, grazie a una maggiore sensibilità verso il ben-essere globale.

“Siamo ciò che mangiamo” e ciò che scegliamo come nutrimento non solo condiziona il nostro stato di salute, ma ha effetti anche sul pianeta. Un esempio pratico è il consumo di acqua utilizzata per produrre un determinato prodotto alimentare: per 1 kg di grano ci vogliono 900 litri d’acqua, mentre per 1 kg di carne bovina occorrono da 25mila a 100mili litri d’acqua. Una bella differenza! E di questi tempi è fondamentale, anche sul piano etico, risparmiare e usare in modo saggio questo bene vitale, detto, non a caso, l’oro azzurro.

Ciò che mangiamo si riflette quindi più o meno direttamente sulle risorse del pianeta e sull’ambiente. Ci sono inoltre implicazioni socio-economiche, spiegabili con questi dati: con un ettaro di terra coltivata a riso si sfamano 19 persone; sempre con un ettaro di terra coltivata a grano si possono sfamare 15 persone; mentre con lo stesso ettaro di terra utilizzata per la produzione di carne si può sfamare solo 1 persona. Ormai da decenni è risaputo che i costi di produzione della carne (allevamento, uso della terra per far crescere i cereali che mangerà il bestiame, consumo di acqua e di energia) sono maggiori rispetto a quelli legati alla produzione di cereali ad alto valore nutrizionale.
Queste considerazioni – ben spiegate da autorevoli scienziati come l’economista Jeremy Rifkin (autore di vari libri tra cui “Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne”) – devono essere considerate se si vuole davvero scegliere un’alimentazione salutistica rispettosa dell’uomo, così come dei delicati equilibri ambientali.

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Come raccontano le “Upanishad”, antico e saggio testo indiano:

«Dal cibo nascono tutte le creature, di cibo vivono e dopo la morte cibo ridivengono. Il cibo è a capo di ogni cosa, perciò si dice che è medicina per tutte le malattie del corpo».


 

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