Culture-nature-magazine

WWF: “Italia impreparata a gestire normalità e futuro”

Ricevo e diffondo questo comunicato del WWF
***

A prescindere dall’emergenza, non esiste in Italia, in condizioni di normalità, un’idea di sicurezza energetica e ambientale.  Le risposte in rinnovabili, efficienza energetica e di sistema 

“Non si può essere preparati all’emergenza se non si hanno piani per la  ‘normalità’ e per il futuro: l’Italia non ha una strategia nè un piano  energetico e ambientale in grado di gestire oggi e programmare domani le risorse  energetiche. Bisogna puntare davvero, e non a parole, sull’efficienza energetica  e di sistema, liberarsi dalla dipendenza dall’estero, decarbonizzare  la produzione energetica: in altre parole, l’Italia non si è dotata finora di un piano  per attuare l’unica risposta possibile e vantaggiosa, che consenta entro  il 2050 di approvvigionarsi totalmente con le fonti energetiche  rinnovabili, consumando meno energia ed eliminando gli sprechi (anche  nei settori dell’edilizia residenziale e dei servizi), come dimostrato dallo studio del WWF Internazionale “Energy Report 2011”.

Così il WWF Italia interviene nel dibattito sulle difficoltà dell’approvvigionamento energetico.

L’OPPORTUNITA’ SUGGERITA DALL’UE. “La Commissione Europea – prosegue la nota –  ha calcolato che attuando una riduzione del 20% delle  emissioni di CO2 entro il 2020, il nostro Paese potrebbe risparmiare  ben 3 miliardi e 100 milioni di Euro in importazioni di combustibili  dall’estero (oltre a molti altri benefici economici)”. 
LA VERA EMERGENZA: IL CLIMA. “L’Italia non ha neanche una strategia e un piano per l’adattamento ai cambiamenti climatici già in atto che, con l’aumentare degli eventi metereologici estremi, porrà a rischio molte attività economiche, in primis la produzione energetica e i trasporti. L’emergenza gas (di cui pare l’Italia si sia accorta tardi, dal  momento che si prevede che nei prossimi giorni calerà il picco di domanda nell’Europa centrale e settentrionale), ha riportato in auge un dibattito per lo più viziato dagli interessi di parte”.

L’ATTACCO AL RISULTATO REFERENDARIO. “Addirittura  c’è chi ripropone il nucleare, dopo che il 94% degli italiani ha ribadito il proprio, nettissimo no in un referendum popolare di soli 8 mesi fa. C’è anche chi propone nuovi rigassificatori, non tenendo  conto che il rigassificatore di Rovigo funziona a scartamento ridotto proprio a causa del maltempo”.

UN DIBATTITO STRUMENTALIZZATO. “Questi sterili tentativi di  strumentalizzazione sono precisamente la causa della mancanza di una  strategia, le lobby vogliono agire indisturbate, senza che nessuno calcoli di cosa davvero ha bisogno il Paese. Oggi l’Italia ha il doppio della capacità di produrre energia del massimo picco di domanda mai raggiunto; per i combustibili dipende dall’estero per il 90%, e quel 10% di produzione nazionale deriva proprio dalle fonti  rinnovabili. Tutto il resto è fuffa”.

Roma, 7 febbraio 2012
Ufficio stampa WWF Italia

 

Potrebbe piacerti...